Negli Stati Uniti secondo un report pubblicato dai CDC di Atlanta, Centers for Disease Control and Prevention, ogni anno dal 2008 al 2012 il 39% delle donne tra 15 e 44 anni, e inserite nel programma federale sanitario Medicaid, hanno richiesto la prescrizione di un analgesico narcotico.
“Siamo preoccupati perché negli Stati Uniti il 50% di tutte le gravidanze non sono pianificate” ha dichiarato l’epidemiologa dei CDC dr.ssa Jennifer Lind. Utilizzando gli analgesici narcotici nelle fasi iniziali della gravidanza aumentano i rischi di difetti alla nascita tra cui la spina bifida, gastroschisi e difetti cardiaci, sottolinea la Lind che ricorda come questi farmaci siano anche collegati al rischio di nascita prematura.
I neonati esposti ai narcotici nel grembo materno possono sviluppare la sindrome di astinenza neonatale (SAN) manifestando fenomeni di astinenza dal momento del ritiro dei farmaci da parte della madre durante la gravidanza.
Lo studio è pubblicato su Morbidity and Mortality Weekly Report, MMWR. HealthDay - 22 gennaio 2015
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