Le malattie metaboliche ereditarie o MME, costituiscono una parte importante delle malattie rare, e sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche causate da un difetto parziale o totale in una o più vie metaboliche. Le MME esordiscono più comunemente in epoca neonatale con difficoltà nell’alimentazione, scarso accrescimento, vomito ricorrente, acidosi metabolica, disturbi del tono muscolare, convulsioni, encefalopatia e coma. Altre manifestazioni cliniche comprendono ritardo di crescita, epatomegalia e anomalie scheletriche. Le manifestazioni neurologiche (ritardo psicomotorio, neuropatie, miopatie, convulsioni, encefalopatia) sono presenti in genere sin dall’esordio e caratterizzano il decorso cronico della malattia. Le MME sono caratterizzate da un progressivo e irreversibile deterioramento clinico della persona affetta che sviluppa nel tempo importanti disabilità fisiche e mentali.
Il peso sociale delle MME è considerevole, infatti è da rilevare il pesante impatto in ambito pediatrico, da determinare una buona percentuale dei ricoveri ospedalieri in questa fascia d’età. Inoltre le MME sono tra le cause di handicap permanenti psichico e neuro-motorio in età infantile.
Le MME sono congenite ossia determinate geneticamente alla nascita. Molte MME si trasmettono con modalità autosomica recessiva, altre con modalità X-linked, alcune sono legate a mutazioni del genoma mitocondriale.
Il gene-malato responsabile della specifica MME, può determinare un difetto enzimatico che conduce all’“accumulo” di un substrato/metabolita dannoso per le cellule dei vari organi e apparati, oppure provocare una ridotta capacità di sintesi di metaboliti essenziali, o in alternativa, attivare delle vie metaboliche “collaterali” che aggirino il blocco dovuto al difetto primitivo.
La valutazione del rischio di ricorrenza di una MME all’interno della famiglia in cui vi è un membro affetto, va discussa nell’ambito di una consulenza genetica.
Le MME sono caratterizzate spesso da una sintomatologia aspecifica, con coinvolgimento di diversi organi e apparati, una estrema variabilità nella natura e nell’entità delle manifestazioni pone in difficoltà il sospetto diagnostico sulla base di rilievi clinici. Una diagnosi accurata e tempestiva può essere garantita dallo screening neonatale esteso, questo consente in alcuni casi di effettuare il trattamento adeguato attraverso terapie in grado di far regredire il danno metabolico in atto, permettendo un pieno recupero funzionale o limitando il danno.
Le malattie metaboliche ereditarie rare che possono essere incluse in un programma di screening neonatale afferiscono a quattro specifici gruppi nosologici denominati nell’allegato 1 del d.m 279/2001:
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